123636.fb2 Il miracolo nei tuoi occhi - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 10

Il miracolo nei tuoi occhi - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 10

— Non mi è sembrato tanto spiacevole — disse Little Tib. — Il Re era davvero lì, e avrei potuto parlargli e spiegargli quello che era successo. — Le sue mani scopersero l’esistenza di un tavolino a fianco del letto; sopra c’era una lampada. Pur sapendo che non l’avrebbe vista illuminarsi cercò l’interruttore e lo fece scattare. — Come siamo arrivati qui? — domandò.

— Be’, dopo la colletta, quando tutti se ne furono andati, quel Dr. Prithivi insisteva per svegliarti e parlare con te. Ma Mr. Parker ed io gli abbiamo detto che non glielo avremmo permesso, e che intanto ti serviva un posto per dormire. Così lui ha trasferito un po’ di denaro sul conto di Mr. Parker, e abbiamo potuto affittare questa stanza. In quanto a lui, dice che deve dormire sul suo autobus per accudire a quel Deva.

— E adesso è lì?

— No, è giù in città a parlare con la gente. Ancora non te l’ho detto, ma questo è successo ieri l’altro. Hai dormito un giorno intero, e anche qualcosa di più.

— Dov’è Mr. Parker?

— Si sta guardando in giro.

— Vuole vedere se il cantenaccio di quella finestra è ancora rotto, vero? E se le sbarre sono abbastanza larghe da lasciarmi passare.

— Questa è una delle cose, sì.

— Sono contento che tu sia rimasto con me.

— Si suppone che io debba avvertire il Dr. Prithivi appena sei sveglio. Questo è il nostro patto.

— Ma saresti rimasto lo stesso, vero? — Little Tib mise le gambe giù dal letto. Quella era la prima volta che si trovava in un motel, anche se non l’avrebbe voluto confessare, ed era ansioso di esplorarlo.

— Qualcuno avrebbe dovuto comunque restare con te. — Little Tib sentì le lievi note musicali di tasti telefonici che venivano premuti.

Più tardi giunse il Dr. Prithivi, e subito fece sedere Little Tib su una grossa seggiola dai braccioli imbottiti. Lui gli parlò del motivo che lo aveva spinto a ballare, e di ciò che aveva provato.

— Credo che tu possa vederci un poco. Non sei completamente cieco.

— No — disse lui, e Nitty aggiunse: — A Howard la dottoressa ci ha detto che non ha le retine. Come può vederci uno che non ha le retine?

— Ah, ora capisco. Allora qualcuno ti ha detto del mio autobus… dei disegni che ho fatto sulle fiancate. Sì, dev’essere così. Te ne hanno mai parlato, vero?

— Parlato di cosa? — chiese Little Tib.

Rivolto a Nitty il Dr. Prithivi disse: — Hai descritto a questo bambino i disegni che ci sono sul mio autobus?

— No — rispose Nitty. — Quando siamo saliti li ho guardati, però non gliene ho parlato.

— Già, credo anch’io. È poco probabile che li abbiate visti prima del momento in cui mi fermai per darvi un passaggio, e da allora siete sempre rimasti in mia presenza. Malgrado ciò, su una fiancata del mio bus c’è un disegno che rappresenta un uomo con la testa di leone. È Vishnù che distrugge il demone Hiranyakasipu. Non è eccezionale che un bambino, appena arrivato su un veicolo con un tale disegno, sia condotto a danzare nell’aria da un’entità dalla testa di leone? Inoltre è stato Vishnù a fare il giro dell’universo in due passi: questa è anch’essa una danza nell’aria, forse.

— Uh-uh! — borbottò Nitty. — Ma George, qui, non può aver visto quel disegno.

— Ma forse il disegno ha visto lui… questo è il punto che stai trascurando. Tuttavia, il leone ha molti significati diversi. Fra gli ebrei è il simbolo della tribù di Giuda: questa è la ragione per cui l’Imperatore d’Etiopia veniva chiamto il Leone di Giuda. Anche il figlio adottivo di Maometto, il cuo nome mi sfugge ogni volta che ne parlo, era conosciuto come il Leone di Dio. La cristianità stessa è ricca di leoni. Hai forse notato che ho domandato al ragazzo, in particolare, se il leone da lui visto aveva le ali. L’ho fatto perché il leone alato è l’emblema di San Marco. Ma un leone senza ali indica il Cristo… questo in base all’antica credenza secondo cui i piccoli del leone nascono morti, ed è la leonessa che leccandoli li porta alla vita. Nelle opere di Sir C.S. Lewis il leone compare a questo modo. E nella preghiera rivelata a Santa Brigida di Svezia, il Cristo è detto: Forte leone, immortale ed invincibile Re.

— Ed è il leone quello che giacerà con l’agnello quando verrà il tempo — disse Nitty. — Forse non so molto di queste cose, ma un po’ ho letto anch’io. E l’agnello è una delle immagini di Gesù. Anche il bambino è un’immagine di Gesù.

La voce di Mr. Parker intervenne: — Che ne sapete voi due che Dio abbia qualcosa a che fare con questo? — L’uomo s’avvicinò, e sedette sul bordo del letto.

— In ogni cosa c’è la mano di Dio, Mr. Parker — gli rispose il Dr. Prithivi. — Se lei provasse che così non è, sarebbe solo una sua opinione. E un’opinione non sarebbe una prova.

— Certo, certo, questa è una posizione filosofica che non può essere attaccata, visto che nel suo dogma contiene già la replica a ogni attacco. Ma se non può essere confutata, non può neppure essere dimostrata… quindi è soltanto una sua opinione personale. La mia osservazione significava che non è Dio colui di cui state parlando. Lei cercava di scoprire la presenza di una vera e reale Mano di Dio… per prenderGli le impronte digitali. Io sto invece dicendo che esse possono non esserci. Il leone danzante può essere solo un prodotto dell’immaginazione di George… un animale che balla. La levitazione, poiché di questo si è trattato, è stata spesso posta in connessione con altre facoltà paranormali.

— Questo può essere vero — concesse il Dr. Prithivi, — ma dovremmo comunque domandarlo a lui. George, quando ballavi con l’uomo-leone hai avuto l’impressione che fosse il Dio Vishnù?

— No — rispose Little Tib. — Un angelo.

Ma più tardi, dopo che il Dr. Prithivi gli ebbe posto le sue domande importanti e se ne fu andato, Little Tib chiese a Nitty cosa avrebbe fatto quella sera. Non aveva capito quello che il Dr. Prithivi gli aveva detto.

— Dovrai apparire — disse Mr. Parker. — Tu sei il ragazzo-Krishna.

— Basta che tu faccia finta — aggiunse Nitty.

— Suppongo che debba essere una mascherata, più o meno. Il Dr. Prithivi ha chiesto a certa gente, interessata alla sua religione, di recitare nei panni di veri personaggi mitici. Tutti vogliono vedere te, così il momento culminante sarà quando apparirai come Krishna. Ha portato un costume da farti indossare.

— Dov’è? — chiese Little Tib.

— Meglio che tu non te lo metta, per ora. La cosa fondamentale è che, mentre tutti quanti guardano te e Nitty e il Dr. Prithivi e le altre maschere, io avrò l’opportunità di entrare nel municipio della contea e di riprogrammare il computer come ho stabilito.

— L’idea mi sembra funzionante — disse Nitty. — Pensa che riuscirà a metterla in pratica?

— È solo questione di ottenere una copia del programma in chiaro, e di aggiungerci alcune cosette. Adesso il programma prevede la graduale eliminazione del personale umano, là dove i dati indicano che le loro funzioni possono essere svolte con più economia dalle macchine. La mia aggiunta eliminerà dalla lista il lavoro di sovrintendente scolastico.

— E il mio — gli ricordò Nitty.

— Sì, naturalmente. Comunque, è altamente improbabile che ciò possa essere notato nella massa di regolamenti in linguaggio cifrato… o almeno, nessuno lo noterà per parecchi anni, e anche allora chi dovesse esaminare i dati penserà che sono il frutto di una decisione amministrativa.

— Uh-uh!

— Poi aggiungerò un comma grazie al quale saremo riammessi al lavoro, e dati che permetteranno a George d’essere iscritto al programma pro-ciechi della Grovehurst. L’intera faccenda non dovrebbe prendermi più di un paio d’ore al massimo.

— Sa cosa sto pensando? — mormorò Nitty.

— Che cosa?

— Penso che questo ragazzo qui è… quello che lei potrebbe chiamare un operatore di miracoli.

— Ti riferisci alla gamba della bambina. Non c’era nessun leone danzante l’altro ieri.

— Prima ancora. Lei ricorda di quando quelle donne della polizia ferroviaria ci hanno tirato la bomba a gas?

— Piuttosto vagamente a dirti la verità.

(Little Tib s’era alzato. In quel momento aveva già stabilito che il motel era fornito di una cucina, e che Nitty aveva acquistato della Coca Cola da mettere nel frigo. Si chiese se i due lo stessero guardando.)

— Già — disse Nitty. — Be’, prima di questo fatto e per molto tempo, voglio dire prima della bomba a gas, lei era stato piuttosto male. Capisce di cosa sto parlando? Era convinto d’essere ancora il sovrintendente, e si arrabbiava quando qualcuno lo metteva in dubbio.

— Avevo problemi emozionali, causati dalla perdita della mia posizione… forse più gravi di quel che sarebbe accaduto a un altro. Ma ormai li ho superati.

— Le è occorso un bel po’ di tempo.